Roma é la nostra città d'adozione e nella cultura romana stanno crescendo i nostri ragazzi: Simics, Danics, Isics e Gawics. Sofix ci é cresciuta per qualche anno, ora ha migrato verso altri lidi.
Decidere in quale luogo far crescere i propri figli é una scelta impegnativa; é un po' come scegliere dove mettere la piantina a cui teniamo tanto: se é troppo -o troppo poco - esposta alla luce, rischiamo di farla crescere malconcia.
In ogni caso questo non é un mio problema visto che l'unica pianta che resiste alle mie cure é il potus.
Quando abbiamo dovuto decidere dove stabilirci dopo anni di peregrinazioni in giro per il mondo, non abbiamo avuto dubbi: Roma. Essenzialmente per due ragioni: 1. é abbastanza lontana da entrambe le nostre famiglie di origine - mamma, ti voglio bene ma fra noi devono esserci almeno 500 km - 2. il clima é favoloso.
A distanza di cinque anni devo aggiungere una terza ragione per cui vivere a Roma é una goduria: la presenza dei romani laboriosi.
Il romano laborioso é una categoria che andrebbe brevettata. A differenza del suo collega nordico, il romano che fa il proprio lavoro con passione fischietta, canticchia, ha un sorriso da cavallo stampato sulla faccia anche alle 5 del mattino, ti dice sempre qualcosa di spiritoso che ti mette di buon umore per tutta la giornata ed é felicemente produttivo. Ne ho conosciuti diversi; il primo é stato il barista di un bar della stazione Termini, ma ricordo anche il cameriere del "bar dei camionisti" dove ogni tanto andiamo a mangiare nei piatti di plastica su tovaglie di carta, il ragazzo che vende la verdura nel negozio vicino al parcheggio e tanti colleghi d'ufficio.
Sarà il sole, sarà che tutti sono portati alle relazioni sociali, ma essere produttivi a Roma é decisamente più divertente che esserlo al nord dove sono nata e cresciuta.
'notte
Angiu
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